foto Paola Asquini

Cristina Cenciarelli
   Studia fotografia pubblicitaria all'Istituto Europeo di Design di Roma e lavora a New York come assistente in uno studio. In Italia, si è occupata di pubblicità, teatro, ritrattistica, editoria. Le sue foto autorali fanno parte di collezioni private nel mondo, pubblicate in libri, prodotte in portfolio in edizione limitata (“Blu” e “Itaim Bibi”). Pubblica il libro “Incipriati pupa”, 300 dialoghi sulle donne nel cinema, edizione Ediesse, Roma.
   La sua prima volta in Brasile, nel 1985, ha fotografato il lavoro dei "boias frias", tagliatori di canne, per un documentario americano.
   Incontra Boipeba visitando i luoghi di Jorge Amado e quando Cristina decide di trasferirsi sull'isola, nel gennaio 2003, concentra in sole due valige tutta la vita passata, per ricominciare tutto da capo.
   Nel 2005, con amici dell'isola, fonda l'associazione culturale e la biblioteca “Edite dà Vida”, che riceve vari premi e riconoscimenti. Una delle opere più emozionanti della biblioteca è il progetto "... mi ricordo ...", in cui filma e fotografa i ricordi degli anziani dell'isola, persone che non hanno mai lasciato Boipeba. Per questo lavoro culturale e fotografico, la Marina Militare Brasiliana ha onorato Cristina con il titolo di "Artista dell'anno 2013".
   Nei primi anni passati in Brasile, partecipa a:
   - “São Paulo, un caso di amore”, collettiva per i 450 anni della città, nelle metropolitane della città e nel Complesso Culturale di Caixa Económica Federal, São Paulo;
   - “Circuito das Artes”, Museo Rodin, Salvador;
   - “Corpo Immagine dei Terreiros ", Caixa Cultural, Brasília.
      Nel 2015, le foto dei pescatori di Boipeba compongono il libro “Il pane è nell'acqua”, a cura dell’Associazione Pescatori e Acquacoltura.
   É protagonista di "Cristina Cenciarelli", videointervista sulla sua vita privata e la visione fotografica di Boipeba, produzione RAI Italiana. É protagonista di “Waters of Boipeba”, sul rapporto di Cristina con le acque dell'isola, di M.C. Fernandes, videomaker della Wellesley University, Boston.
   Nel maggio 2016 è invitata a far parte della collezione permanente del "Museo della Fotografia Pierre Verger", Salvador.
   Nel settembre 2017, è stata selezionata per il suo lavoro "I limiti del paradiso" al Festival Internazionale di Fotografia di Paraty, dove si è esibita anche con il collettivo "Fotógrafas Brasileiras" nelle mostre "Plural Singular" e "Jardim de Fotos".
          Nel 2018
   - è invitata alla mostra “Da Rio a Bahia” presso la storica Galleria Centofiorini, Civitanova Marche, con altri quattro importanti artisti brasiliani
   - presenta per la prima volta l'isola a Roma, con la mostra personale “Boipeba luogo senza tempo”, presso la prestigiosa Societá Geografica Italiana, che coincide con la pubblicazione del suo libro “Boipeba luogo senza tempo“, Solisluna Editora, presentazioni di Aninha Franco e Paloma Jorge Amado. Il libro, copertina rigida di 128 pagine in italiano e portoghese, numerato e firmato, è alla seconda edizione
           Nel 2019
     - è fotografa invitata al Palazzo Baronale di Calcata, Roma, per presentare la mostra “Boipeba, luogo senza tempo” al “Festival della Fotografia”;
     - è invitata per presentare il suo libro "Boipeba luogo senza tempo" al "Festival Internazionale di Letteratura Pelourinho Flipelô", con Paloma Jorge Amado nella Fondazione Jorge Amado, Salvador;
     - tiene una conferenza su “Fotografia Meditativa”, Museo Horto Botanico al “Festival del Benessere” organizzato dalla Università La Sapienza di Roma
     - collettiva “Frida Kahlo” MEAtelier, Salvador
   Durante la pandemia e in questi ultimi anni, Cristina si sta dedicando a lavori personali, mostre e workshops:
           2020 - 21
   - è invitata dalla Fondazione Pierre Verger nel progetto “150 foto per Bahia”, con l'intento di aiutare le comunità povere di Salvador con la vendita internazionale di foto: è stato raggiunto il risultato della consegna di cesti alimentari di base a quasi 1.700 famiglie
   - collettiva "Siamo indagini", Fondazione Malerba per la Fotografia, Milano
   - collettiva “Clarices”, per il centenario della scrittrice Clarice Lispector al MEAtelier, Salvador
   - collettive virtuali “Salve Jorge”, “Conosco un luogo”, “Fede”, Galeria Segundo Olhar, Rio de Janeiro
           2022
   - artista invitata nella Casa delle Donne, Roma, nell’ambito della rassegna internazionale “Tempo delle Donne”
   - mostra personale "Boipeba luogo senza tempo", Galleria Portinari, Ambasciata del Brasile, Roma
   - mostra personale “Remember me”, progetto sul femminicidio, dove il corpo di fotografe brasiliane viene “inciso” con il nome delle donne uccise in Italia nell´anno 2021,  Museu Rodin Palacete das Artes, Salvador
   - collettiva "Vita di Donna", Hub Salvador e Galeria Usina de Foto, Salvador
   - collettiva “A flor da pele”, Espaço de Arte Itaigara, Salvador
   - collettiva virtuale “Águas”, Galeria Segundo Olhar, Rio de Janeiro
   - collettiva “Fede e Sincretismo”, Espaço Forte Santa Maria, Salvador
   - collettiva "Salvador, 473 anos", Museu Tempostal, Salvador

           2023
   - “Boxe”, progetto fotografico com Paola Asquini sul mondo della boxe in Italia e in Brasile, Galleria Segundo Olhar, Rio de Janeiro   
   - “Fotografia e Quotidiano”, interventi fotografici nel quartiere 2 de Julho, Salvador
   - “Piantando immagini”, collettiva nella Casa do Rio Vermelho, abitazione storica, ora museo, degli scrittori Jorge Amado e Zélia Gattai, Salvador
   - Vincitrice ai Festival di Fotografia “Amparo em Foco” con “Remember me” e “Rio Grande Photo Fluxo” con “Pescatori” e "Casa di farina"

   É tutor e curatrice di progetti fotografici e mediatrice di gruppi di studio su “Filosofia della Fotografia” e “Fotografia Contemporanea” per l’Istituto Casa da Photographia, Salvador.
   È invitata a incontri live, tra gli altri, con l'Instituto Casa da Photographia, la Solisluna Editora, la Fondazione Pierre Verger, la Conafarq, Fotografi di Architettura. Ha dato workshops presso il Museo Rodin, Salvador, Instituto Revelar, Petrolina, presso Istituto Italiano di Fotografia, Roma, presso Galleria Triângulo, Salvador, sul lavoro artistico e sociale che sviluppa a Boipeba.
   Fa parte dei collettivi artistici "FotoClube de Mulheres" e “Fotógrafas Brasileiras”.
   Cristina vive il privilegio di essere "Filha de Santo" nel Terreiro di Candomblé di Boipeba, figlia di Oxum e Oxalá e di poter fotografare i momenti intimi delle cerimonie spirituali.

          Work in progress
   - “Torbella é…” ricerca etnografica sullo sviluppo di Tor Bella Monaca,  quartiere alla periferia di Roma

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